Alla fine nessuno ci ha capito niente!

InghippoTutti erano in attesa delle sue parole. Rose si schiarì la voce e tentò di nascondere ogni emozione dietro il tovagliolo di seta bianca. Prese la parola… anzi no; ebbe un’idea migliore: prese il coltello per la torta nuziale e lo piantò dietro la scapola della promessa sposa, bisbigliandole all’orecchio: “Così impari a fottermi le ricette per la torta, stronza!”
Ma nessun altro la sentì, date le grida improvvise degli invitati; e siccome lo sposo era stato fidanzato anni prima con Rose, ci fu un piccolo equivoco, e tutti credettero che la sposa fosse morta per la gelosia di Rose. Che mondo strano e incomprensibile! Ma non temete, Rose non andò in carcere: si dà il caso che quella sera, alla festa, si trovasse anche Franchino, il rettore dell’Università di Toppole, e si dà anche il caso che suo figlio dovesse sposarsi a breve con la sorella di Rose, Giuseppina.
La famiglia di Rose era infatti a capo di vari gruppi industriali molto rinomati nel settore e questo ponte sarebbe risultato molto utile a Franchino; ma un omicidio commesso così dalla sorella, a sangue freddo – tra l’altro neanche specificato nei termini del contratto matrimoniale – non avrebbe certo giovato all’immagine, per cui Franchino balzò in piedi e cercò di tranquillizzare gli animi.
“Via, ragazzi; tutti prima o poi dobbiamo morire. Che volete che sia una scorciatoia? Su, ognuno torni alle sue cose e che la festa riprenda!”
Mentre il pubblico cercava di farsi un’idea sulle parole di Franchino, qualcun altro si alzò in piedi: era Goffredo. Suo padre era anch’egli imprenditore, e la sua azienda era la prima concorrente di uno dei gruppi industriali della famiglia di Rose e Giuseppina, quindi screditarne l’immagine non avrebbe potuto che portare buoni affari alla famiglia di Goffredo. C’era però un altro problema: grazie alla relazione segreta che il fratello di Goffredo, Gioacchino, aveva con il figlio di Franchino da diverso tempo, Goffredo poteva usufruire di ingenti borse studio presso l’Università di Franchino; borse di studio la cui metà veniva destinata a finanziare operazioni di mercato dell’azienda del padre di Goffredo, per cui non conveniva andare direttamente contro Franchino e la sua famiglia, ma cercare una sorta di mediazione che mettesse tutti d’accordo. Ma come fare? Andare contro la famiglia di Rose era esattamente all’opposto degli interessi di Franchino, e in ogni caso sarebbe stato tutto controproducente.
Fu allora che entrò in scena Gioacchino, il fratello di Goffredo. La sua relazione con il figlio di Franchino durava ormai da troppo e se ne stava stancando; inoltre non gli era mai piaciuto Franchino, e pensò che quella fosse l’occasione giusta per chiudere il tutto. Salì sul palco accanto a Rose, che aveva le mani ancora sporche di sangue e se ne stava lì immobile, e si preparò a pronunciare il suo discorso.
Fatto sta però che Gioacchino fosse un ragazzo molto timido e spesso confondesse i vari termini, così al momento di parlare, distrattosi guardando la veste della sposa morta in terra, esclamò a gran voce: “E’ così che voglio annunciare a tutti il matrimonio fra me e questa donna, la donna che amo.” guardò verso Rose chiedendosi cosa stesse facendo “Nessuno al mondo potrà impedire il nostro amore, tanto meno dispute familiari o motivi di soldi; vero, padre?”
Gioacchino non pensava che suo padre fosse lì: infatti aveva detto tutto questo in preda ad un delirio, ma suo padre si trovava veramente al matrimonio e udito il discorso ne rimase scioccato: “Ma cosa stai dicendo? Noi abbiamo sempre saputo che tu fossi fidanzato con il figlio di Franchino!”
Franchino, conscio del casino in corso, cercò di isolare le parti e di evitare uno scandalo:
“Ma cosa state dicendo? Mio figlio si sposerà a breve con la sorella di Ro…”
“Come scusi?” chiedevano tutti “Chi è questa sposa?” “Siamo curiosi!” “Ci dica!” “Un altro matrimonio? Ma che bella notizia!”
La disperazione assalì Franchino, che si voltò verso Goffredo per chiedergli aiuto. E Goffredo un aiuto ce l’aveva: un modo c’era, per uscirsene con classe e una buona soluzione mediatica.
“Con mia sorella Roberta. E’ con lei che il figlio di Franchino si sposerà.”
Sia il padre che il fratello di Goffredo lo guardarono storto, e il primo disse: “Ma cosa dici Goffredo? Io non ho nessuna figlia! Non c’è nessuna figlia!”
Goffredo non aveva calcolato l’imprevisto e l’ottusità del padre. Per cui cercò di reagire come meglio poteva: “No, infatti. Perché tu non sei mio padre!”
Un lungo “Ooo” ricoprì la sala. La voce del padre di Goffredo si fece più vicina ad un pianto.
“E allora, che cosa sarei io?”
“In realtà io ti dico che sei stato adottato. Sia tu che tua moglie, ovvero mia madre. Non siete i miei veri genitori. Mi dispiace che tu lo debba sapere così, ma questa è la verità.”
La scena fu così commovente che tutti si misero a piangere. Piansero così forte che le finestre e le vetrate si frantumarono e caddero sul pubblico, trafiggendo e infilzando la quasi totalità degli invitati, compresi Rose e Gioacchino, che morirono tenendosi per mano.
“Tutto ciò è veramente strano, sapete?” mormorò il padre adottivo di Goffredo e Gioacchino. “A dire la verità, io non ho una moglie.”

Valerio Dalla Ragione

Informazioni su Scrittori in Corso

Collettivo di scrittura e laboratorio di stile di scrittura creativa. Dal Marzo 2015 si promuove come ritrovo per autori emergenti e non, con lo scopo di migliorare la fruibilità delle produzioni letterarie contemporanee in un contesto di social media. Non costituisce una testata giornalistica ai sensi della legge n. 62 del 7-3-2001.
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Una risposta a Alla fine nessuno ci ha capito niente!

  1. Dimitri milleri ha detto:

    Scegliere di non dire quando tutto il dicibile si rivela banale e posticcio. La trovo una scelta saggia e condivisibile compare 🙂

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